In questa sezione rispondo alle domande più comuni che ci si pone quando in famiglia o a scuola si riscontrano delle difficoltà con la scrittura.
Per qualsiasi ulteriore informazione potete contattarmi attraverso i riferimenti nella pagina Contatti.
Mio figlio scrive male e per questo a volte prende voti bassi, che faccio?
Le cause della mancanza di chiarezza della scrittura possono dipendere da difficoltà grafo-motorie accertate o da cattivo apprendimento per problematiche didattiche. In questi casi, i genitori possono contattare un grafologo specializzato in educazione del gesto grafico per iniziare un percorso di educazione e potenziamento del gesto grafico allo scopo di affrancare lo scrivente da vincoli scrittori errati.
Non penso che scrivere in corsivo oggi sia necessario, ci sono i computer. Perché a mio figlio dovrebbe servire scrivere a mano?
Anche se il corsivo e la scrittura manuale vengono sempre meno utilizzati, studi scientifici dimostrano invece i vantaggi che la scrittura manuale ha nello sviluppo cognitivo dei bambini. Ecco a cosa serve la scrittura manuale ed in corsivo!
Nel caso in cui si tratti di bambini disgrafici, disprassici o con altre difficoltà legate all’atto scrittorio, trovo sia giusto non abbandonare del tutto la scrittura manuale, per i motivi di cui sopra, ma è necessario compensare, ad esempio attraverso un computer, le difficoltà grafiche così da evitare che l’atto scrittorio diventi semplicisticamente un incubo da eliminare.
In cosa consiste un percorso di educazione e potenziamento del gesto grafico?
Un percorso di educazione e potenziamento del gesto grafico consiste nel programmare, attraverso incontri settimanali, un piano di decondizionamento dei gesti grafici errati e l’introduzione di regole posturali e grafo-motorie idonee a rendere la scrittura, e l’attività grafica in generale, fluida, veloce ed efficace.
A che età si deve iniziare un percorso di educazione e potenziamento del gesto grafico?
Il percorso è rivolto a tutti coloro hanno difficoltà grafo-motorie. Non c’è un’età nettamente stabilità. In età prescolare e scolare il percorso prevede incontri di potenziamento del gesto grafico, l’approccio ludico e didattico ai materiali e agli strumenti deputati alla scrittura (3-7 anni).
In età scolare e non (8-99 anni) gli incontri prevedono l’insegnamento della scrittura in tutti i suoi elementi caratterizzanti, l’affrancamento e l’eliminazione di gesti errati.
Ho intrapreso un percorso di educazione del gesto grafico per mio figlio, quanto può durare?
Non è possibile stabilire a priori la durata di un percorso di educazione e potenziamento del gesto grafico, lo stesso infatti si svolge nel rispetto di tempi ed esigenze personali del partecipante.
Indicativamente il percorso dovrebbe avere la durata minima di un anno ma è sempre soggettivo e strettamente collegato ai propri tempi personali.
Ho notato dei miglioramenti nella scrittura di mio figlio e voglio interrompere il percorso ma il grafologo mi consiglia di continuare. Perché?
Riscontrare dei miglioramenti in breve tempo non sempre è facile ma neanche impossibile. Quando ciò accade è importante non adagiarsi ma andare avanti con lo stesso ritmo.
Il fatto di aver avuto dei miglioramenti non vuol dire aver conquistato il corsivo.
La scrittura è caratterizzata da diversi elementi, conquistarne uno o due soltanto non renderà la scrittura fluida ed efficace. Interrompere, in questi casi, significa perdere anche quel poco che si è con tanta fatica conquistato.